Oggi è con noi anche INES, Istituto Nuova Svizzera. Die alte und die neue Schweiz sind von Mehrsprachigkeit geprägt. Perciò, penso di poter fare un Mischmasch. Auch in Erinnerung danach, dass für einen Umzug in eine andere Sprachregion niemand von uns Schweizer*innen einen Sprachtest verlangt. Solo da chi non ha la cittadinanza Svizzera si pretende la conoscenza della lingua nazionale del luogo di residenza.
Mia bisnonna, meine Urgrossmutter ha divorziato. Danach kamen zwei ihrer Töchter in eine Pflegefamilie. Auch meine Grossmutter lebte zeitweise getrennt von ihrem Ehegatten, così mia mamma per un po’ ha vissuto coi nonni. E’ cresciuta in ristrettezze economiche, im Armenegge z’Aarberg isch mini Mueter ufgwachse.
Ich erinner mich auch noch gut daran, als sie mal nach Hause kam, weil sie Sozialhilfe beantragen musste, als mein Vater invalid wurde. Mi ricordo il suo scoramento per le domande che venivano poste quando dovette chiedere un aiuto perché era venuto meno lo stipendio di mio padre, malato.
Perché vi racconto questo?
MAI, NIE musste la mia famiglia temere, befürchten, dass sie ausgewiesen würde. Il diritto di esserci della mia famiglia non è mai stato messo in discussione. Sie mochten schwierige Zeiten durchgemacht haben, aber sie mussten nie um ihre Daseinsberechtigung fürchten.
Ecco perché ho aderito al comitato d’iniziativa per la cittadinanza. Basta con queste discriminazioni a dipendenza di origine e condizione sociale. Genug mit diesen Diskriminierungen nach Herkunft und sozialer Stellung. Niemand soll mir sagen dürfen, dass Leute wie meine Familie nicht richtig dazugehören. Per una cittadinanza piena per tutti e tutte quelle che vivono qui e che verranno.
Rosemarie Weibel, Anwältin, Mitglied des Iniativkomitees.